Come funziona la tecnologia dietro al fotovoltaico

Pannelli fotovoltaici: come funzionano

I pannelli fotovoltaici trasformano l’energia solare in energia elettrica.

I raggi solari vengono catturati dai pannelli. Questi riescono a produrre energia elettrica a corrente continua in bassa tensione. Per poter utilizzare normalmente questa tipologia di corrente è necessario che venga convertita in corrente alternata a 220 Volt.

Al fine di ottenere buone prestazioni, in Italia, l’impianto fotovoltaico dovrebbe essere esposto a Sud o verso Sud–Est, Sud–Ovest e con un’inclinazione pari a 30°–35°.

Pannelli fotovoltaici: tipologie

Attualmente, è possibile scegliere tra le seguenti tipologie principali di pannelli fotovoltaici, tutti realizzati in silicio.

  • Cristallino, in cui vengono impiegati moduli in silicio monocristallini. L’efficienza è del 15-20% e per la produzione di un 1 Kw servono circa 6 mq.
  • Policristallino: l’efficienza è pari al 13% circa e per la produzione di 1 Kw servono in media 8 mq
  • A film sottili: realizzato con del silicio amorfo, offre una resa del 6%. Questa tecnologia richiede una superficie molto più ampia: per produrre 1 Kw servono circa 20 mq. Tuttavia, si tratta della tipologia a prezzo più conveniente
  • A concentrazione: La struttura con celle a concentrazione che catturano meglio i raggi solari è in grado di garantire la massima efficienza. Questi modelli garantiscono una resa del 35-40% e per produrre 1 Kw servono 3 mq.

Pannelli fotovoltaici collegati alla rete

Il fotovoltaico è direttamente collegato alla rete elettrica esterna locale, utilizzando il punto di connessione per l’immissione dell’energia elettrica attraverso il meccanismo dello scambio sul posto gestito dal GSE (Gestore Servizi Energetici).

In questo modo l’elettricità prodotta può essere ceduta alla rete nazionale, con la possibilità di prelevare l’energia elettrica per soddisfare il proprio fabbisogno energetico e ridurre il prezzo pagato in bolletta.

Pannelli fotovoltaici con accumulo

Sistema che prevede l’installazione di batterie per immagazzinare l’energia non consumata per utilizzarla in un secondo momento (ad es. nelle giornate nuvolose o di notte).

Ovviamente questa tipologia di impianto è più costosa rispetto a quella tradizionale perché prevede un costo aggiuntivo legato al sistema di storage.

Pannelli fotovoltaici con accumulo e pompa di calore

Ecco infine un sistema dall’investimento considerevole perché, oltre all’impianto fotovoltaico, è necessario installare:

  • un dispositivo di storage per l’accumulo
  • una pompa di calore per il riscaldamento ed il raffrescamento e la fornitura di acqua calda sanitaria

Fonte – Articolo completo: tuttogreen.it

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